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Storie di innovazione

13/07/2017

L’automotive cinese punta sull’open source

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Baidu, la più grande internet company cinese, proprietaria del più importante motore di ricerca del Paese, decide di puntare ancora più decisamente sul mercato dell’automotive, aprendosi al concetto open source attraverso il lancio della piattaforma Apollo. La Cina testa la guida autonoma già dal 2015, ma con la nuova piattaforma per l’intelligenza artificiale aperta e gratuita intende decisamente accelerare i tempi sulla concorrenza.

Apollo, infatti è una piattaforma interamente destinata ai costruttori operanti nel campo della guida autonoma, all’interno della quale verranno messe a disposizione software, sensori, prototipi e strumentazione, grazie al possesso del codice da parte delle aziende che decideranno di collaborare col colosso cinese dell’informatica.

Il progetto prevede un’implementazione graduale per la tecnologia messa a punto tramite Apollo, la cui sperimentazione  partirà in aree urbane ristrette a partire già dal mese di luglio, per poi estendersi, entro la fine del 2017, all’utilizzo di veicoli autonomi destinati a contesti urbani semplificati e arrivando a espandersi a tutte le autostrade e arterie urbane entro la fine del 2020.

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