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Open Scuola - Notizie

13/09/2021

Dote Scuola, da Regione 9 milioni in più: finanziate tutte le domande

Sui Materiali Didattici: le richieste erano cresciute di 46 mila. L’assessore: risposte concrete

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Tutte le domande degli studenti risultati ammesse, ma non finanziate, per la Dote Scuola- Materiali Didattici, riceveranno il contributo richiesto a Regione Lombardia.

La Giunta regionale ha infatti approvato lo stanziamento di nuove risorse regionali per un totale di ulteriori 9.160.000 euro per il contributo Dote Scuola - Materiali didattici, per l’anno scolastico 2021/2022.

Le domande ammesse al contributo sono pari a 124.821. 

Nel dettaglio, le famiglie riceveranno il Codice Dote Scuola all’indirizzo e-mail indicato in fase di compilazione delle domande e il contributo per studente verrà accreditato sulla Tessera sanitaria del richiedente, per essere utilizzato presso la rete dei punti vendita convenzionati.

L’assessore all’Istruzione: da Regione sforzo collettivo

“Il nostro obiettivo - ha spiegato l’assessore a Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia - resta quello di offrire agli studenti tutte le opportunità per poter frequentare al meglio e con tutti gli strumenti necessari le lezioni. A fronte di una richiesta senza precedenti, 46 mila domande in più, abbiamo fatto un grande sforzo per poterle finanziare tutte, stanziando un contributo di oltre 9 milioni di euro in aggiunta a quelli precedentemente previsti”.

“Uno sforzo compiuto dall’intera Giunta regionale - ha spiegato l’assessore all’Istruzione - per il quale ringrazio il governatore della Lombardia e l’assessore al Bilancio che hanno saputo offrire risposte concrete alle tante richieste da parte delle famiglie degli studenti, di cui mi sono fatto interprete nei giorni scorsi. A noi piace dare risposte concrete”.

“Regione Lombardia continua a soffrire - ha rimarcato l’assessore regionale - il riparto di risorse statali per il diritto allo studio che ci penalizza sulla base delle necessità dei cittadini. Basti pensare che con le risorse statali siamo riusciti a coprire appena il 60% di domande, sebbene avessimo già integrato con risorse regionali per quasi 2 milioni di euro: è evidente che questo riparto non funziona”.

Come utilizzare il contributo

Le somme accreditate saranno spendibili fino al 31 gennaio 2022 nei punti vendita convenzionati per l’acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche e strumenti per la didattica, utilizzando la Tessera Sanitaria come strumento di pagamento tramite POS. Invece, nei punti vendita non dotati di POS verranno richiesti il codice fiscale del richiedente e due caratteri a caso del PIN Codice Dote Scuola.

Per conoscere i punti vendita convenzionati e per rimanere aggiornati su saldo e transazioni effettuate è sufficiente registrarsi come beneficiario sul sito Dote scuola di Edenred.

Coloro i quali abbiano già acquistato i libri di testo potranno richiederne il rimborso fino a un massimo di 200 euro per studente beneficiario, dietro presentazione di scontrino/ricevuta fiscale, secondo le modalità che verranno indicate a ciascuna famiglia in fase di erogazione del contributo.

Si ricorda che:

- nella categoria libri di testo rientrano, a esempio: i libri di testo, di narrativa, i dizionari, sia cartacei sia digitali, in lingua italiana e/o in lingua straniera, consigliati dalle scuole;

- nella categoria dotazioni tecnologiche rientrano, a esempio: personal computer, tablet, lettori di libri digitali, stampanti, software (programmi e sistemi operativi a uso scolastico, anche per disturbi dell'apprendimento e disabilità), strumenti per l’archiviazione di dati (come chiavette USB, CD/DVD/CD-ROM, memory card, hard disk esterni), dispositivi di input (come tastiere, e-pencil, lettori smart-card, mouse), di output (come monitor pc, stampanti) e ogni hardware legato al pc con la sola eccezione del materiale di consumo, ovvero cartucce, toner eccetera, carta, a esempio;

-  tra i materiali per la didattica rientrano, a esempio, gli strumenti per il disegno tecnico (come compassi, righe e squadre, goniometri), per il disegno artistico (come pennelli, spatole, acquarelli, pennarelli, colori), mezzi di protezione individuali a uso laboratoriale (come divise, protezioni e calzature antinfortunistiche), strumenti musicali richiesti dalle scuole per attività didattica;

- il contributo può essere utilizzato per l’accesso a beni e servizi di natura culturale (come a esempio mostre, musei, teatro).

Non rientrano, infine, nella categoria dei prodotti acquistabili i materiali di consumo quali, a esempio, penne, matite, quaderni, fogli, diari e astucci, zaini e cartelle.

Tutti i sostegni della Dote Scuola, all’insegna della semplificazione

La Dote Scuola si compone di 4 diverse misure, ciascuna oggetto di un avviso pubblico di bando. Quello relativo ai Materiali didattici è stato pubblicato a maggio, ora con la graduatoria si procederà all’assegnazione delle risorse.

Quanto alle altre tre voci della Dote Scuola, vi sono:

- il Buono Scuola, ovvero un voucher erogato alla famiglia come contributo per il pagamento della retta di una scuola paritaria o pubblica, parametrato alla fascia ISEE e all’ordine e grado di scuola;

- il Sostegno Disabili, contributo che deve essere chiesto direttamente dalle scuole a parziale copertura del costo del personale insegnante impegnato in attività didattica di sostegno a favore di studenti disabili che frequentano le scuole paritarie; possono presentare domanda i legali rappresentanti delle scuole dell’infanzia autonome, non statali e non comunali, senza fini di lucro, con sedi sul territorio regionale; 

- la ‘Dote Merito’, un contributo in buoni acquisto o a copertura dei costi di iscrizione e frequenza di Istituti di Formazione Tecnica Superiore (Ifts), Istituti Tecnici Superiori (Its), Università e altre istituzioni di formazione accademica per premiare gli studenti meritevoli residenti in Lombardia.

L'insieme delle misure di Regione Lombardia per il sostegno al diritto allo studio vale complessivamente 48,4 milioni di euro, per circa 230 mila beneficiari diretti e indiretti.

Tra le novità del 2021, un ulteriore passo avanti nella digitalizzazione e semplificazione delle pratichenon sarà infatti richiesta la presentazione di alcun documento perché tutti i requisiti dovranno essere autocertificati.

 

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