Sono 45 i progetti nazionali scelti per partecipare alla gara ristretta promossa dalla Commissione europea per l’istituzione della rete degli EDIH (European Digital Innovation Hubs). La loro selezione, ufficializzata a metà dicembre, è partita a settembre 2020, grazie a un protocollo d’intesa tra tre ministeri - MISE, MIUR e ministero per l’Innovazione tecnologica - finalizzato a favorire il processo di trasformazione digitale del sistema produttivo e della Pubblica Amministrazione.
La nascita degli EDIH rappresenta una delle principali attuazioni del Digital Europe, il primo programma europeo dedicato a sostenere la trasformazione digitale dell’economia e della società europee.
Con la creazione di una rete europea di Poli di Innovazione Digitale si punta a rafforzare la sinergia tra il mondo della ricerca e quello delle imprese, generando un impulso decisivo al trasferimento tecnologico e alla digitalizzazione, specie del settore manifatturiero, delle PMI e della Pubblica Amministrazione.
Le tecnologie presenti nei 45 progetti italiani sottoposti al vaglio della Commissione Europea sono tra le principali del panorama emergente attuale: dall’Intelligenza Artificiale al calcolo ad alte prestazioni, dalle tecnologie digitali avanzate a quelle per la Cybersecurity, applicabili settori diversificati quali la manifattura 4.0, agroalimentare o aerospazio.
I progetti selezionati dall’Italia coprono in maniera omogenea tutto il Paese grazie al 40% di proposte a valenza nazionale e circa il 60% con focus regionale, tali da interessare tutte le Regioni.
L’Italia potrà così essere protagonista del processo di transizione digitale dell’industria a livello europeo nell’ambito degli European Digital Innovation Hub, una rete che sarà di fondamentale importanza perché consentirà di mettere a sistema le eccellenze e le competenze del Paese per poterne accrescere la competitività.