Quella dell’amministratore delegato e di altre posizioni di senior management dovrebbero essere occupate da persone con un background tecnologico. Questa una delle conclusioni dell’ultimo studio condotto a livello europeo da Vanson Bourne per conto di VMware, e basato sulll’opinione e sulle interviste a 2.250 decisori aziendali.
In Italia l’81% del campione ritiene sia un fattore di successo avere un Ceo con esperienza tecnologica, per poter ottenere benefici concreti sul miglioramento dell’efficienza dell’organizzazione (51%), la maggiore agilità (44%), il più ampio potenziale di innovazione (42%) e una customer experience più evoluta (40%).
Proprio in questo 2020 così complesso a causa dell’emergenza Covid-19, lo studio rileva che la tecnologia è lo strumento migliore per consentire alle aziende di adattarsi più rapidamente alle dinamiche di mercato e ai cambiamenti fondamentali del business.
Sono gli executive italiani a sottolineare come le applicazioni moderne giochino un ruolo importante nel migliorare le prestazioni e la resilienza della loro azienda, soprattutto per il funzionamento affidabile dei sistemi IT e per consentire ai dipendenti di lavorare da casa o in movimento, elementi di primaria importanza lasciati in eredità dall’emergenza Covid-19.
“Smart” e “technology-oriented” sono dunque valori di grande importanza per un’azienda nel contesto attuale di rapido mutamento sociale ed economico, dove le imprese necessitano della massima flessibilità per poter mantenere il proprio posizionamento.