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02/10/2019

Atenei lombardi sempre più internazionali: 14.500 gli studenti stranieri

In crescita del 13%, oltre 1/5 arriva da Cina e India. Boom di corsi in inglese

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Studenti stranieri in crescita (+13%) negli atenei lombardi, con una decisa concentrazione sii percorsi STEM e su quelli legati ad arte e design. Non solo: le università del territorio si distinguono anche per la maggiore presenza di corsi internazionali in lingua inglese, pari al 21% contro il 15% della media nazionale.

Sono questi alcuni dei dati più rilevanti che emergono dall’indagine sull’attrattività delle università lombarde realizzata dal centro studi di Assolombarda, “L’internazionalizzazione degli atenei di Milano e della Lombardia - Edizione 2019”. Dati importanti, perché possono incidere anche sulla competitività del territorio.

Le cifre

Il rapporto verifica dunque il grado di apertura internazionale degli atenei lombardi mediante il ricorso a diversi indicatori. Il primo elemento considerato è il numero di studenti internazionali, intesi come studenti iscritti nelle università italiane, di cittadinanza non italiana e che hanno conseguito il diploma all’estero. Secondo le informazioni raccolte nella nona edizione dell’indagine, nell’a.a. 2017-2018 risultano iscritti negli atenei lombardi 14.518 studenti internazionali, in forte aumento (+13%) rispetto all’anno precedente.

Nell’analisi sono compresi sia gli studenti che frequentano i corsi di laurea (13.059), sia quelli iscritti ai corsi post laurea (1.459). Su un totale complessivo di 280 mila iscritti degli atenei lombardi, gli studenti internazionali rappresentano il 5,2%, con una crescita di 0,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente (l’incidenza nel 2014-2015 era il 4,5%).

I percorsi più attrattivi

L’indagine consente di tracciare un breve profilo degli studenti internazionali che scelgono gli atenei lombardi per il proprio percorso universitario. Negli anni si confermano due tendenze di fondo: da un lato un sostanziale bilanciamento per genere; dall’altro lato, una maggiore propensione degli studenti internazionali nello scegliere percorsi STEM e Arts rispetto alla media degli universitari lombardi.

In merito a quest’ultimo aspetto la quota di studenti internazionali nei corsi di laurea STEM è pari al 52,4% (rispetto al 40% medio lombardo) mentre in quelli Arts è il 6,2% rispetto alla media regionale dell’1,4%.

Quest’ultimo dato mette in evidenza la specializzazione del tessuto lombardo nei campi dell’arte e del design e conferma la reputazione internazionale del capoluogo milanese, capace di attrarre giovani talenti dall’estero.

La carica di Cina e India

Per quanto riguarda il paese di provenienza, tra gli studenti internazionali 4 su 10 sono di origine europea (41%) e altrettanti di origine asiatica (39%): tra i primi tre paesi di provenienza emergono la Cina (2.120 iscritti, il 15% sul totale studenti internazionali), la Turchia (1.138 iscritti, l’8%) e l’India (1.075 studenti, il 7%).

Un secondo elemento che delinea il carattere internazionale degli atenei lombardi è il numero di studenti coinvolti nei programmi di mobilità, in entrata e in uscita: il riferimento è ai giovani che, pur essendo iscritti in un ateneo nel proprio paese, scelgono di valorizzare il percorso formativo universitario trascorrendo un periodo di tempo presso un’altra università all’estero. Nell’a.a. 2017-2018 sono 19.101 gli studenti che hanno partecipato ai programmi di mobilità in entrata e in uscita, anche in questo caso un dato in crescita significativa: + 7,2% rispetto al precedente anno accademico. In dettaglio, 11.682 studenti italiani hanno trascorso un periodo formativo in atenei all’estero (+8,8% rispetto al 2016-2017), mentre le università lombarde hanno ospitato 7.419 studenti stranieri (+4,7% rispetto al 2016-2017).

Accordi e corsi in lingua

Il programma di mobilità Erasmus si conferma lo strumento scelto più frequentemente dagli studenti stranieri in entrata, come già evidenziato nelle edizioni precedenti dell’indagine.
Un terzo elemento è dato dal numero di accordi internazionali tra atenei, pari a 4.770 per l’a.a. 2017-2018. Il dato si mostra in controtendenza rispetto a quelli fin qui commentati; la riduzione del numero di accordi internazionali risulta essere la conseguenza del processo di semplificazione amministrativa che alcune università hanno avviato già negli anni precedenti.

L’apertura internazionale degli atenei lombardi è, infine, ben delineata dal numero di corsi a carattere internazionale: 694 in Italia, di cui 129 negli atenei lombardi (86 in quelli milanesi). La loro incidenza sull’offerta formativa complessiva delle università lombarde è infatti superiore alla media nazionale (21% negli atenei lombardi e milanesi rispetto al 15% a livello italiano), soprattutto se si considerano i corsi erogati in lingua inglese: 398 in Italia (9% del totale corsi), 99 a livello lombardo (16%) e 75 a Milano (18%).

Un territorio attrattivo

"I numeri dimostrano - commenta Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione delle imprese - la grande attrattività delle Università lombarde, sempre più internazionali e competitive nel panorama accademico. Fondamentale è anche fornire agli studenti programmi di mobilità, che contaminano diversi Paesi per permettere ai giovani esperienze formative essenziali nel percorso scolastico e lavorativo".

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