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11/06/2019

A Milano è boom di scoooter sharing a emissioni zero

Ultima arrivata la startup francese Cityscoot: cresce la flotta di due ruote elettriche

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Scooter elettrici a flusso libero ed emissioni zero. Sono ormai una realtà affermata a Milano, dove si contano già diverse sigle di sharing per le due ruote. L’ultima arrivata, alla sua prima tappa italiana, è la startup francese Cityscoot che offre lo stesso servizio anche a Parigi e Nizza.

Prima di lei hanno puntato su Milano anche MiMoto, realtà tutta italiana attiva anche a Torino con i suoi caratteristici scooter gialli; e poi eColtra, presente anche a Roma, ZigZag che si distingue per l’offerta di veicoli a tre ruote, GoVolt. La cifra comune sta appunto nella mancanza di emissioni nocive, oltre che nella silenziosità dei mezzi: elementi che hanno fatto apprezzare gli scooter elettrici da una numero sempre maggiore di milanesi.

Per salire in sella basta una App

La formula è molto simile per tutti i gestori e punta alla massima semplificazione: basta localizzare uno dei mezzi della flotta attraverso una App, prenotarlo, raggiungerlo nel giro di dieci minuti e sbloccarlo con un codice cifrato che viene fornito via sms, mail o direttamente dall’applicazione.

Lo scooter può poi essere lasciato nel punto di arrivo, con alcune restrizioni.

I costi sono variabili: si va dai 19 ai 29 centesimi al minuto a seconda del gestore del servizio, diverse formule di abbonamento garantiscono poi sconti sulle tariffe base.

Nuovi posti di lavoro

Il primo ‘esercito’ di due ruote ‘green’ targate Cityscoot giunto in Lombardia conta 500 veicoli, che raddoppieranno nei mesi a venire anche in base a quanto il servizio di scooter sharing sarà effettivamente utilizzato. Gianni Galluccio, general manager di Cityscoot Italia, ha detto di essere molto orgoglioso di portare il servizio a Milano, “città all’avanguardia nella mobilità sostenibile”.

L’esempio di Cityscoot ben mostra come la scelta di un’opzione di mobilità sostenibile da parte di un numero crescente di cittadini si traduce anche in nuove opportunità sul fronte dell’occupazione.

L’espansione dell’azienda fondata nel 2014 dal Ceo Bertrand Fleurose prevede infatti, per l’anno in corso, di ‘conquistare’ anche Roma, cosa che si tradurrà non solo in 500 nuovi scooter pronti a scorrazzare per le vie della capitale, ma anche in cinquanta nuovi dipendenti che saranno assunti solo in Italia, sui 130 totali previsti per il 2019.

Le caratteristiche di Cityscoot

Si paga per i minuti effettuati e può essere utilizzato solo da chi è maggiorenne, senza la possibilità di trasportare un passeggero. C’è l’indicazione di lasciare lo scooter, dopo l’uso, in un luogo pubblico e non privato, all’interno dell’area di localizzazione del servizio. Con gli scooter, già dotati di casco, si possono toccare anche zone che sono fuori dal ‘raggio d’azione’ di Cityscoot, che attualmente corrisponde a tutta l’area all’interno della circonvallazione 90-91, più alcune isole strategiche come Bicocca, Rogoredo e la zona intorno allo IULM.

Più chilometri fai, meno spendi

Più uno stesso cliente utilizza gli scooter (attivi tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24) meno paga. Ogni mese, infatti, i viaggi effettuati permettono di raggiungere uno dei quattro stati di fedeltà, rifornendo l’utente di minuti gratuiti. Il tempo guadagnato viene automaticamente accreditato sul conto all’inizio del mese successivo ed è valido per il mese in cui è stato assegnato.

 

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