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01/06/2018

Mangimi più sani e un nuovo centro di ricerca a Cremona: con FOODTECH l’allevamento è sostenibile

Il progetto finanziato da Regione Lombardia (POR FESR 2014-2020) per limitare l’uso di antibiotici

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Prodotti innovativi da destinare all’allevamento, come nuovi mangimi che contengano sostanze dalle proprietà benefiche sulla salute degli animali, i cosiddetti ‘nutraceutici’ e il coinvolgimento di migliaia di aziende già presenti sul territorio, in particolare quello di Cremona, dove si vuole creare anche un centro di ricerca per la zootecnia. Questi i punti chiave del progetto ‘FOODTECH’, che ha l’obiettivo di limitare l’uso di antibiotici e contribuire a mitigare il problema della resistenza ai farmaci - tecnicamente, la ‘farmacoresistenza’ – nel settore dell’allevamento.

Sono 4,1 i milioni di euro che Regione Lombardia mette a disposizione per questo progetto attraverso i Fondi Europei POR FESR 2014-2020, su un totale di 6,9 milioni di costi complessivi: risorse già stanziate dall’ente regionale tramite lo strumento degli Accordi per la Ricerca, lo sviluppo e l’innovazione. Gli Accordi finora approvati sono 32, per un finanziamento complessivo di 106 milioni di euro. Si tratta di intese che consistono in un vero e proprio patto negoziale tra Regione Lombardia e un’aggregazione composta da almeno un’impresa, di qualunque dimensione, e un centro di ricerca e/o Università, che presenti un’innovazione di prodotto o di processo di altissimo profilo.

IL PARTENARIATO

Oltre a tre atenei milanesi – l’Università degli Studi di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Politecnico di Milano – a essere coinvolte nel progetto sono aziende leader del settore. A partire dalla capofila ProPHOS Chemicals, con sede a San Giovanni in Croce (CR): nata come azienda chimica italiana produttrice di polvere antincendio, distribuisce i propri prodotti - polveri estinguenti e fertilizzanti microgranulari - sia sul territorio nazionale che all’estero.

C’è poi Ferraroni Spa, nata nel 1914 e rinomata per l’eccellenza nella produzione di alimenti per bovini e suini, con sede nel comune di Bonemerse (CR), del latte. Ma anche Biotecnologie B.T. Srl, azienda di Todi (PG) che si occupa di ricerca e sviluppo nel settore delle biotecnologie.

Forte anche l’impatto territoriale: il progetto intende infatti coinvolgere in modo diretto o indiretto il 25% degli allevamenti lombardi, circa 4 mila aziende. Oltre ad avere un impatto diretto sulla produzione zootecnica, il progetto genererà ricadute anche sulla filiera alimentare e sull’offerta turistica.

UN MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE

L’obiettivo ad ampio raggio dei nuovi prodotti che verranno sviluppati tramite FOODTECH è fornire un nuovo modello di sviluppo sostenibile per gli allevatori del territorio. Un ruolo importante, in questa direzione, è giocato dai cluster LGCA (Lombardy Green Chemistry Association) e CAT.AL (Cluster Alta Tecnologia Agrofood Lombardia).

NUTRACEUTICA E PRODOTTI PER L’ALLEVAMENTO

Oggi, circa il 50% degli antibiotici prodotti è indirizzato al settore zootecnico, con importanti risvolti per l’ambiente e la salute. Zootecnia e alimentazione umana rappresentano dunque temi sempre più inscindibilmente legati, con infiniti risvolti e opportunità di ricerca e sviluppo tecnologico. Da ciò nasce la necessità di soluzioni innovative: come quella proposta dal progetto FOODTECH di introdurre nei mangimi principi attivi o nutrienti ‘tecnologicamente protetti’, ovvero molecole con proprietà immunostimolanti e/o miglioratrici della salute intestinale (villi di maggior dimensione) e nuovi vaccini.

La produzione agro-industriale regionale (Rapporto 2015) vale 13,8 miliardi di euro, pari al 16,8% del totale italiano e al 3,8% del PIL regionale. Il settore agro-alimentare coinvolge 220 mila lavoratori, pari al 3,7% dei lavoratori lombardi, mentre il valore degli allevamenti, sempre in Lombardia, è di 4,47 miliardi di euro, pari al 31,8% del valore italiano e al 59,3% dell’agro lombardo.

 

A CREMONA UN NUOVO CENTRO DI RICERCA

Il progetto si propone di sviluppare anche un centro di ricerca in provincia di Cremona, che riunirà competenze altamente qualificate e complementari – da quelle biologiche a quelle chimiche, da quelle ingegneristiche a quelle alimentari e veterinarie - al fine di facilitare il raggiungimento degli obiettivi strategici di FOODTECH.

La formazione tecnico-scientifica, unita all’esperienza acquisita in laboratorio e in azienda, renderanno possibile la realizzazione del polo tecnologico, il quale sarà dotato di strumentazioni all’avanguardia. Una risposta concreta ed efficace al problema della farmacoresistenza e dell’uso di antibiotici in zootecnia.

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