Redazione Open Innovation

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Regione Lombardia

Pubblicato il 01/06/2021

Pubblicata il 01/06/2021 alle 11:49
Ultimo aggiornamento: 01/06/2021 alle 11:49
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01 giugno 2021

Oggi tutti parlano di Intelligenza Artificiale. Ma quali sono, concretamente, gli studi condotti su questa tecnologia che pervade ormai la nostra quotidianità? Quali i nodi da sciogliere, gli obiettivi da raggiungere, le applicazioni in via di sviluppo? E quali, infine, le chances dell’Europa di ‘dire la propria’, nella sfida con gli USA e con un’agguerritissima Cina, per il primato tecnologico su questo fronte?

A queste domande risponde uno dei massimi esperti europei di Intelligenza Artificiale, e in particolare dello studio di algoritmi di Machine Learning, il professore Massimiliano Pontil, alla guida della linea di ricerca su Machine Learning e Statistica Computazionale dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.

Pontil - un dottorato in Fisica a Genova, Docente part-time all'University College London, autore di oltre 150 pubblicazioni negli ambiti citati - è Direttore dell’unità di Ricerca ELLIS Genova, un’attività congiunta dell’Istituto Italiano di Tecnologia e dell’Università di Genova e articolazione italiana dell’omonima rete europea.

Proprio della rete ELLIS ci parla anzitutto Pontil: del nuovo orizzonte europeo degli studi sull’Artificial Intelligence e delle ricerche condotte concretamente dall’unità ELLIS Genova, forte di oltre 13 Professori e Ricercatori di punta nel campo dell’A.I. e Machine Learning, la più grande sul territorio nazionale.

Ricerche, dunque, su metodi moderni di Intelligenza Artificiale basati sul Machine Learning, e sinergie tra questi e diverse aree scientifiche ed ingegneristiche, in particolare la robotica, le neuroscienze e metodi di analisi dati biomedicali. Con le applicazioni che ne possono derivare.

Ma Pontil ragiona anche del possibile impatto dell’A.I. sul lavoro manifatturiero, e spiega perché si parla di sostenibilità ed etica degli algoritmi, ovvero del loro addestramento in base a parametri costruiti senza discriminare alcun gruppo. Con un’avvertenza: oggi è ancora lontana un’Intelligenza Artificiale ‘autonoma’, simile cioè a quella umana.

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