Redazione Open Innovation

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dalla community Open Lombardia

Pubblicato il 05/06/2020

Pubblicata il 05/06/2020 alle 18:52
Ultimo aggiornamento: 05/06/2020 alle 18:52
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Accesso a più contenuti e democratizzazione della conoscenza i punti di forza

Pochi settori come quello scientifico hanno vissuto un cambiamento così veloce e ‘disruptive’ nel modo di condividere conoscenza, dati ed esperienze nel periodo della pandemia e dal conseguente forzato lockdown. Centinaia di conferenze in tutto il mondo sono state annullate e quello che prima era per molti un’abitudine – viaggiare e discutere di persona di nuove scoperte o progressi nel proprio campo – è necessariamente stato rivoluzionato: si è spostato online.

Le riunioni online potrebbero non avere molti dei vantaggi di una conferenza in persona, come il networking. Ma, come ha raccontato a Nature Lynn Cominsky, astrofisica della Sonoma State University in California, dopo lo shock iniziale in molti nel mondo hanno apprezzato la modalità di accesso online e a distanza alle conferenze e agli incontri tanto che dopo l’incontro virtuale dell'American Physical Society (APS) in aprile, di 485 ricercatori intervistati da Nature, l’82% ha dichiarato che sarebbe disposto a partecipare a una conferenza online in futuro.

 

FONTE: https://www.nature.com/articles/d41586-020-01489-0

 

AUTORE: Chris Woolstone

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