Verrà aperta una nuova finestra
Immagine della notizia
Approfondimenti

24/10/2017

Ecco la prima “Giornata della ricerca” di Regione Lombardia

Il governatore Maroni alla presentazione della cerimonia dell’8 novembre al Teatro alla Scala: “Omaggio a Veronesi e attenzione a un settore strategico”.

dalla community Redazione

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

“Tante iniziative, un’unica visione”: così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni riassume il senso della prima “Giornata della ricerca”, istituita dalla giunta lombarda per il prossimo 8 novembre, presentandola martedì 24 ottobre a palazzo Pirelli insieme a molti di quelli che ne saranno protagonisti. E che si troveranno al Teatro alla Scala, per discutere di ricerca e innovazione a partire dal nuovo premio “Lombardia è ricerca” da 1 milione di euro che verrà consegnato al professor Giacomo Rizzolatti, e dall’omaggio a un grande scienziato e ricercatore milanese, Umberto Veronesi, scomparso l’8 novembre di un anno fa.

Proprio a lui è dedicata la “Giornata”, la Fondazione Veronesi presieduta dal figlio Paolo premierà il professor Rizzolatti con una scultura davanti a una platea di ricercatori, attori dell’innovazione e imprenditori: i 2 mila posti sono già esauriti, tra il pubblico anche 200 studenti delle superiori. Sul palco ci saranno la musica del maestro Giovanni Allevi e della violinista Lena Yokoyama e la lecture del futurologo e influencer David Orban. E poi lo chef Davide Oldani, l’imprenditrice farmaceutica Nathalie Dompè (intervenuta anche alla presentazione a palazzo Pirelli) e il conduttore Gerry Scotti, “perché la ricerca è vicina alla società civile” come spiega la giornalista Eliana Liotta: a lei è affidata la conduzione della cerimonia a cui parteciperà anche il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana.

“Siamo grati di questa iniziativa – commenta il professor Paolo Veronesi – e condividiamo lo spirito del nuovo premio, mio padre era uno scienziato e un ricercatore vicino ai malati, attento alla ricerca traslazionale ovvero con ricadute veloci sulla qualità di vita dei pazienti”. A ricevere il premio sarà appunto il neurologo Giacomo Rizzolatti, autore della fondamentale scoperta dei neuroni specchio: neuroni che si attivano nel nostro cervello quando compiamo un’azione, ma anche quando vediamo qualcuno compiere la stessa azione. Una scoperta che dunque fornisce le basi neurologiche all’empatia sociale, “la comprensione del comportamento altrui – spiega Liotta - passa dalla percezione”. Il 30% dell’assegno andrà a Rizzolatti, il 70% a ricerche frutto di una collaborazione del neurologo con il Niguarda per la sperimentazione di una nuova cura non farmacologica per l’epilessia.

“È il giusto modo per ricordare degnamente un personaggio straordinario”, sottolinea Maroni. Oltre a ciò, la prima Giornata della ricerca vuole evidenziare la centralità di ricerca e innovazione per il territorio lombardo, testimoniata dalla legge regionale 29/16 con cui sono stati istituiti il ‘premio Nobel’ lombardo e gli Accordi per la ricerca grazie ai quali – ricorda l’assessore a Università, Ricerca e Open Innovation Luca Del Gobbo – Regione Lombardia finanzia con 106 milioni a fondo perduto (fondi POR FESR 2014-2020) 32 progetti all’avanguardia in tutti i settori, dal biomedicale all’automotive.


Votati alla ricerca

Quella che la giunta lombarda rivendica è un’attenzione particolare a un settore strategico per lo sviluppo economico e sociale del proprio territorio. “Siamo anche particolarmente attivi – ricorda il governatore - sul piano internazionale. Siamo entrati nell’Euroregione delle Alpi, la Lombardia è capofila delle otto regioni italiane e ha ottenuto la presidenza del primo dei nove 'action group', che mira proprio a sviluppare un ecosistema efficace di ricerca e innovazione, a conferma di quanto questo ambito sia una nostra vocazione".

L’attenzione del premio e della Regione è rivolta poi in particolare alle Scienze della vita, di cui Veronesi è stato maestro, e che ora potrebbero trovare un buon radicamento nella futura Città della salute alle ex Falck e nello Human Technopole nell’ex area Expo, un progetto del governo a cui – spiega Maroni –guardiamo con interesse”. Anche il risultato referendario viene chiamato in causa: per il governatore la trattativa con il governo interesserò una maggiore autonomia della regione nell’ambito di ricerca scientifica e innovazione. Il prossimo traguardo? La speranza del governatore è che "anche a livello europeo si accorgano che siamo un punto di riferimento su questi temi e il prossimo 20 novembre, quando si deciderà sull'assegnazione della sede di Ema, prevalga la forza del nostro dossier e non una logica geopolitica. Se sarà così, sono convinto che Milano non abbia rivali, perché la candidatura che abbiamo preparato insieme al Comune e a Palazzo Chigi, è davvero molto competitiva".

Intanto la Regione punta sulle nuove generazioni, coinvolgendo appunto 200 studenti delle scuole superiori del territorio. In programma anche nuove iniziative come un concorso per prototipi innovativi realizzati da studenti, illustrato dall’assessore regionale a Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea e dalla direttrice dell'Ufficio scolastico regionale della Lombardia, Delia Campanelli.

Nessun allegato selezionato.
Tag di interesse
Non sono presenti aree di interesse associate a questo contenuto