simona aschieri

simona aschieri

Pubblicato il 26/01/2018

Pubblicata il 26/01/2018 alle 14:37
Ultimo aggiornamento: 18/07/2019 alle 17:10
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Il commercio elettronico sta vivendo un vero e proprio boom in Italia, in particolare in un settore tradizionale come quello della moda. Il successo è dovuto soprattutto ai MIllenians, che acquistano sempre più online e da mobile.

I millenians, generazione Y costituita dai nati tra il 1980 e il 2000, prima generazione della storia che nella propria età adulta ha dimestichezza con la tecnologia digitale e conosce spontaneamente i codici della comunicazione digitale, opta, con il suo approccio ai consumi, per nuovi modelli e modi di acquisto.

In Italia sono all’incirca 11,2 milioni di persone, il 76% delle quali sono connesse ad internet e secondo una ricerca di Yahoo advertising su dati Nielsen hanno un ruolo attivo nell’acquisto dei prodotti e utilizzano internet.

E’ un target che dimostra, contro ogni aspettiva, fedeltà al brand, ma quando le alternative a disposizione sono molte entra in gioco il meccanismo psicologico della social proof, vengono cioè influenzati nella scelta dai comportamenti degli altri nel prendere una decisione. Questo è evidente con l’interazione che si crea sulle conversazioni dei social network e con le recensioni ai prodotti e nei blog settoriali. Apprezzano molto il content marketing e seguono soprattutto quelle aziende che creano contenuti ingaggianti e realmente in linea con il proprio mood.

Proprio per catturare questo target ed entrare in contatto con chi ne fa parte anche il mondo della moda, fino a poco tempo fa quasi ostile a creare un binomio con il web, ha dovuto fare i conti con questa nuova generazione e attivare strategie di fashion digital marketing.

Oggi siamo infatti al culmine di un processo di rivoluzione della digitalizzazione del mondo della moda visto il cambiamento di contesto a cui nessun business si è potuto opporre per non essere spazzato via.

Nel digital marketing della moda il brand punta alla human satifaction, concetto che ha superato di gran lunga il concetto di customer satisfaction e che trova ottima esemplificazione attraverso la carica simbolica e narrativa del fashion.

Tre dimensioni diventano quindi fondamentali nella comunicazione del brand fashion: quella emozionale (esaltazione delle emozioni), quella sociale (i like, le condivisioni e la web reputation diventano quanto mai concreti metodi per misurare la forza della marca) e la dimensione razionale (coerenza di immagine, tone of voice nella narrazione, presidio dei canali corretti…)

“Le persone non comprano prodotti e servizi, ma relazioni, storie e magia” (Seth Godin)
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